È che quando finisce il giorno di Natale, in particolar modo per chi come me non fa della fede il motivo principale del festeggiarlo, rimango immerso in una strana sensazione.
L’imporsi del bene sul male, dell’amore sull’odio, della generosità sull’egoismo è simbolismo che me lo fa vivere come il giorno più importante dell’anno.
Basta girarsi attorno un attimo per capire quanto sia necessario vivere questo momento non come una delle giornate mondiali così di moda su questi social, ma davvero come l’inizio di una interpretazione diversa e coraggiosa del nostro vivere.
Nelle piccole cose come nelle grandi cose.
E’ appena passata mezzanotte e mi trovo a percorrere uno strano sentiero lastricato di malinconia.
Questo vuol dire vedere il bicchiere mezzo pieno.
Sei un inguaribile romantico ottimista…
a me piacerebbe pieno, il bicchiere, ma devo smentirti:per molti sono un pessimista.
Per me, né l’uno né l’altro.
La malinconia è il motore dei nostri sentimenti. I sentimenti portano poesia. E poi?
…
e poi si salverà il mondo.
Poesia = Ciambella salvamondo! 😀
se lo pensi davvero, la pensiamo uguale e non i poeti come salvatori, ma come lei strada per esserlo tutti.
La penso uguale. E penso pure che tutti possiamo essere poeti purché però lasciamo scrivere le poesie solo a coloro che sono capaci d’essere poeti davvero.