Non aveva risposte.
Però aveva millecentottantuno domande.
Una era: che ore sono?
Si guardò l’orologio. “Bello!” pensò, anche se c’era qualcosa che non gli tornava e che gli lasciava l’ennesima domanda senza risposta.
Che cosa?
Ecco un’altra delle millecentottantuno destinata a non avere soddisfazione. D’altronde se uno vi chiede “Che cosa?”, che cavolo gli rispondete.
Il cielo era terso e stava piovendo. Uno direbbe che è un ossimoro, ma la verità è spesso diversa da quello che si pensa e infatti è solo che chi lo ha scritto non sa che voglia dire “terso”.
Il male del mondo, si capisce da questo, dipende dall’incomprensione.
O forse dall’ignoranza? Domanda trecentosedici di millecentottantuno. All’inizio è scritto che non aveva risposte, quindi continuate a giocare a briscola senza far caso a lui.
I quattro ottantenni lo fanno e tornano a giocare a scopa. Perché uno potrà pure giocare a quello che gli pare.
Ha smesso di piovere.
Le auto vengono spinte a mano per non consumare benzina a € 6,95 al decilitro. Arrivati alla meta, i piloti, sudati marci, entrano in auto, girano la chiave per spengere il quadro e poi scendono felici di essere arrivati alla meta.
Un fornaio in sella a una bicicletta con un enorme cesto al manubrio, lancia a gratis filoni di pane a destra e a sinistra. Come al solito chi prende tutto sono quelli al centro e gli altri a morir di fame.
Un pittore con la tela distesa a terra pensa a cosa dipingere mentre un’orda di bimbi di un asilo vicino arrivano e camminano sulla tela ancora bianca. Ridono e saltano di gioia. Il pittore agguanta la maestrina dei bimbi, le strappa i vestiti di dosso, l’attacca a un albero e le dice ansimando: “e ora… mi dici che ore sono?”. Lei non ha orologio. (Possibile che ancora non ricordiate che non aveva risposte… ma capita e io vi voglio bene). Il pittore s’illumina, crede di essere Gesù e urla ai bambini: “Venite a me e datemi un abbraccio”, perché ama il prossimo tuo che quello prima è scappato con un canadese.
Ho bisogno d’amore.
Affermazione potente di un cane lupo cecoslovacco che se non glielo dai, ti sbrana.
Forse chi è troppo forte non deve chiedere?
(Sì, bravo hai capito, non aveva risposte neanche stavolta).
La punteggiatura cambia il destino del mondo, perché capire fischi per fiaschi provoca guerre, ma pensava che il punto interrogativo fosse una bomba nucleare tattica.
Infatti non aveva risposte e gli giravano i coglioni.