Vola



La guardava con lo sguardo burbero che il suo ruolo richiedeva.
Il leggero vestito estivo colorava il suo corpo rendendo onore alla sua bellezza e, da nonno che non vede sul pianeta un essere umano degno di lei, gli provocava gelosia e ammirazione. Sentimenti contrapposti e comprensibili. Quel giorno, quell’esatto momento tutto però sembrava aver preso una piega antipatica e lui stava elaborando le cose giuste da fare.
Osservava l’espressione contrariata della ragazza e pensava a quanto lei gli somigliasse. Non si prende solo dai genitori, anche i nonni trasmettono i loro geni ai figli dei figli. Peccato che nel caso specifico non fosse proprio un fattore positivo.
Leandro era il nonno duro e possente nel nome, forse, ma non nel resto. Era gentile, buono, generoso e aveva una idea della vita tutta spostata verso l’altro, verso il bisognoso, lo sfortunato, il diverso. Aveva una etica che cercava di regalare la miglior esistenza a tutti, ma era cosciente che il mondo non glielo avrebbe permesso. Nonostante tutto non aveva mai cambiato di una virgola la sua visione della vita.
Alessandra era alta più di lui, anche se questo non poteva essere considerato una stranezza, i capelli scurissimi le incorniciavano lo sguardo di iridi nere dentro le quali certo a decine erano i pisquelli che ci erano affogati. Stava lamentandosi con quella rabbia repressa che nasce da quella incapacità di capire lo svolgersi degli eventi. Non si dava pace sui motivi che spingono l’essere umano a comportarsi con la violenza delle parole e dei gesti. Perché approfittarsi di giovani volenterosi fino a distruggere tutte le speranze dei loro cuori?
Il mondo del lavoro ai giorni d’oggi.
“Sono cattivi, nonno. Perché?”
Leandro avrebbe preso un bastone e lo avrebbe finito sulla testa del datore di lavoro di Alessandra, ma non ne era realmente capace.
“Non è il posto giusto. Non prendertene più di tanto. Il mondo del lavoro è da sempre un luogo di difficoltà e sofferenza. Anche quando pensi di essere in un posto giusto, capita spesso che i soldi cambiano l’essenza delle persone e chi si era comportato bene d’improvviso diviene una ombra oscura maleodorante da cui allontanarsi rapidamente.”
Alessandra lo ascoltava attenta, voleva un bene da morire a suo nonno e qualsiasi cosa dicesse per lei era una Verità.
“Ciò che conta è non cambiare mai da come siamo. Impedisci che lo facciano con te, salva prima di tutto te stessa. Ci saranno momenti in cui ti sentirai giù, ma poi, che si tratti di amore o di lavoro, tornerai a sentirti su. Perché come dice un poeta cantante, la gente vola.”
Alessandra gli sorride e lo abbraccia.
“Domani, nonno, vado a dare le dimissioni. Troverò di meglio.”
“Saranno gli altri a trovare il meglio: tu.”
Pubblicità

Rispondi

Effettua il login con uno di questi metodi per inviare il tuo commento:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...